\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Figlia dellÆimperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbⁿttel, secondogenita e prima delle f
iglie femmine, Maria Teresa dÆAsburgo (Vienna 1717 - ivi 1780) divenne erede al trono imperiale in virt∙ della Prammatica Sanzione del 1713.\par
Il 12 febbraio 1736 spos≥ (dando inizio alla dinastia degli \b \cf4 \ATXht141211 Asburgo\b0 \cf0 \ATXht0 -Lo
rena) il duca Francesco Stefano di Lorena insieme al quale si stabil∞ (gennaio 1739) a Firenze, dove rimase solo pochi mesi, fino alla morte del padre avvenuta inaspettatamente nel 1740. A poco pi∙ di un mese dalla sua ascesa sul trono, \b \cf4 \ATXht133511 Federico II di Prussia\b0 \cf0 \ATXht0 invase improvvisamente la Slesia con lÆevidente intento di annettere quel ducato al dominio degli Hohenzollern. Maria Teresa, impreparata allÆaggressione, non potΘ opporre efficace resistenza, e di tale circostan
za credettero di poter approfittare soprattutto la Francia e la Spagna, desiderose dÆingrandirsi sul Reno e in Italia, e la Baviera, che aspirava a estendere la sua sovranitα sui possedimenti asburgici dellÆAustria, dei quali lÆelettore Carlo Alberto rit
eneva essere il legittimo erede per avere egli sposato Maria Amalia, figlia dellÆimperatore Giuseppe I. Ebbe cos∞ inizio la cosiddetta \b \cf4 \ATXht13251 guerra di successione austriaca\b0 \cf0 \ATXht0 . Di fronte alla minaccia dei Franco-Bavaresi, che
avevano invaso la Bassa Austria e occupato Praga, lÆimperatrice concluse un armistizio con Federico (9 ottobre 1741), e, dopo aver fatto appello alla fedeltα dei magnati ungheresi, si rivolse contro gli invasori, che furono contrattaccati e contenuti. La
pace di Breslavia (1741) le cost≥ la cessione della Slesia a Federico, ma in compenso essa potΘ riconquistare le terre occupate dai Franco-Bavaresi, penetrare nella Germania meridionale e minacciare la stessa sovranitα della Francia sullÆAlsazia. I succ
essi di Maria Teresa provocarono un altro intervento di Federico, che temeva di dover nuovamente rinunciare alla Slesia, il cui possesso gli fu riconfermato con la pace di Dresda (Natale 1745). Nel frattempo lÆelettore Carlo Alberto era morto, e il suo s
uccessore, Massimiliano III Giuseppe, con la pace di Fⁿssen aveva rinunciato a ogni diritto di successione in Austria, e Francesco Stefano di Lorena era stato eletto e incoronato imperatore (ottobre 1745). Della grande coalizione del 1741 le rimasero di
fronte solo la Francia e la Spagna: la guerra si protrasse fino al 1748, quando con la pace di Aquisgrana lÆimperatrice, pur costretta a nuove rinunce territoriali (Parma, Piacenza e Guastalla furono cedute a don Filippo, figlio di Filippo V di Spagna),
ebbe finalmente riconosciuti i suoi diritti ereditari da tutti gli antagonisti.\par
La coscienza di dover procedere a una profonda modifica della struttura esistente nei suoi stati per rafforzarli politicamente, onde poter tendere, con prospettive di su
ccesso, nel prossimo futuro alla riconquista della Slesia, convinse Maria Teresa allÆattuazione di una serie di riforme.\par
LÆamministrazione interna, mediante la fusione delle cancellerie di corte boema e austriaca, fu centralizzata; della condotta de
gli affari esteri fu incaricata la cancelleria di stato; fu iniziato un programma di risanamento finanziario; fu costituito un esercito permanente. Al ricupero della Slesia e alla riaffermazione del predominio asburgico in Germania fu subordinata egualme
nte la condotta della politica estera. La tradizionale alleanza con lÆInghilterra e con le potenze marittime fu abbandonata con il noto ôrovesciamento delle alleanzeö del 1756, che pose termine al secolare contrasto tra i Borboni e gli Asburgo. La guerra
settennale che ne segu∞, alla quale partecip≥, a fianco di Maria Teresa, anche la zarina Elisabetta, non port≥ al risultato sperato: la Slesia rimase a Federico II (pace di Hubertusburg, 15 febbraio 1763), e il dualismo tedesco non fu eliminato, ma stab
ilizzato per essere risolto cento anni dopo a vantaggio della\b \cf4 \ATXht14221 Prussia\b0 \cf0 \ATXht0 . La delusione subita non infranse lo spirito dÆiniziativa dellÆimperatrice: essa promosse nuove riforme dÆaccordo con il figlio Giuseppe II, eletto
nel 1764 re romano-germanico, e divenuto imperatore dopo la morte del marito di Maria Teresa (1765). La politica estera di Giuseppe II non sempre incontr≥ la sua approvazione: lÆimperatrice fu contraria alla prima spartizione della Polonia (1772), allÆi
ntesa con la Russia del 1775 ai danni della Turchia, per mezzo della quale lÆAustria ottenne la Bucovina, e infine al tentativo di annessione della Baviera, che nel 1778 provoc≥ un nuovo conflitto con la Prussia. Assai fortunata fu nella sua politica din
astica: con i legami matrimoniali contratti dai suoi numerosi (16) figli seppe estendere lÆinfluenza austriaca in Italia (Maria Amalia divenne duchessa di Parma sposando Ferdinando, figlio di don Filippo; Maria Carolina fu regina di Napoli in seguito all
e sue nozze con Ferdinando IV; Ferdinando spos≥ Maria Beatrice Vittoria dÆEste, erede del ducato di Modena) e cerc≥ di garantire amichevoli relazioni con la Francia e la Spagna (Maria Antonietta spos≥ il delfino, poi Luigi XVI; Leopoldo, prima granduca e
poi imperatore, Maria Luisa, figlia di Carlo III re di Spagna).\par
Maria Teresa, specie negli ultimi anni, si dedic≥ allÆattuazione di quello ôstato di benessereö che era uno degli ideali dellÆepoca. Fra le iniziative da lei patrocinate sono gli studi
per una nuova legislazione (\i Codex Theresianus\i0 ; \i Constitutio criminalis Theresiana\i0 ) e lÆistituzione di scuole popolari.
